A Santarcangelo di Romagna, che rappresentava un tempo uno dei territori più significativi per il lavoro contadino e per l'universo in cui esso era contestualizzato, di rilevante importanza erano infatti le fiere, le feste, i mercati, le tradizioni e i riti, c'è il "Museo degli usi e costumi della gente di Romagna".
Il museo è nato a Santarcangelo proprio perchè questo borgo rappresentava la centralità culturale, economica e sociale dell'intera area Romagnola.
Al suo interno sono esposti oggetti e strumenti legati alla vita popolare e al mondo del lavoro, con particolare attenzione al settore dell'agricoltura e dell'artigianato locale.
Il percorso strutturato all'interno del museo è suddiviso in sezioni riguardanti: il lavoro della terra, il ciclo del grano, l'attività molitoria, la tessitura e la decorazione delle tele, la vinificazione, la casa rurale e alcuni mestieri artigianali, come la fabbricazione delle teglie per la piada, il lavoro del ciabattino, del fabbro e del maniscalco. Particolarmente ricca è la collezione di caveje in ferro battuto, lavorato e decorato, questi strumenti avevano il compito di bloccare il giogo dei buoi al timone del carro.
Il museo è nato con lo scopo di recuperare la memoria storica della Gente di Romagna e per non far sì che le attività, i simboli e le tradizioni di un tempo nemmeno troppo lontano cadano nell'oblio.
Visita il "Museo degli usi e costumi della Gente di Romagna" se vuoi conoscere la nostra comunità e la sua storia. Per maggiori informazioni: www.metweb.org/met/
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